La Ruota del Tempo Wiki
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Semirhage

Nella saga fantasy La Ruota del Tempo dello scrittore statunitense Robert Jordan, Semirhage è una dei Reietti (che si definiscono tra di loro come i Prescelti), è cioè una dei campioni dell’Ombra, nemici del Drago Rinato e degli altri campioni della Luce.

Nell’Epoca Leggendaria[]

Nemene Damendar Boann (nome della reietta nell'Epoca Leggendaria) è una donna molto bella, alta più di molti uomini, dalla carnagione scura e dagli occhi neri. Poiché Lanfear veste sempre di bianco Semirhage veste sempre di nero. Accennare a questa rivalità la fa arrabbiare moltissimo.

Nell’Epoca Leggendaria Nemene fu una delle Aes Sedai più potenti, la migliore nell'uso dell’Unico Potere per guarire le persone. Veniva spesso chiamata anche da terre remote per guarire con successo le malattie e le ferite più gravi. Questa suo grande talento era minato da un vizio di fondo: Nemene provava un piacere sadico nell’infliggere dolore ai propri pazienti nel corso della guarigione. Quando le Aes Sedai lo scoprirono Nemene venne convocata nell’Aula dei Servitori e sottoposta a processo. La posero d'innanzi ad una scelta: essere legata da una verga dei giuramenti, affinché non infliggesse più dolore, oppure essere tagliata fuori completamente da ogni accesso all’Unico Potere (quello che le Aes Sedai dell'epoca successiva avrebbero definito come quietatura). Nemene scappò e si volse all’Ombra, divenendo uno dei primi Reietti. Assumendo il nome di Semirhage, la La Signora del Dolore.

Presto si vendicò nei confronti di chi l’aveva condannata catturando e torturando i suoi giudici, finché anch’essi non si votarono pubblicamente all’Ombra. A lei si deve la scoperta della maniera per convertire con la forza altri incanalatori all’Ombra, attraverso un cerchio composto da tredici incanalatori e tredici Myrddraal.

Nel corso della Guerra dell’Ombra Semirhage si distinse per la sua crudeltà e per il suo sadismo. I suoi prigionieri preferivano suicidarsi mordendosi le vene dei polsi, piuttosto che cadere nelle sue mani. Dai ricordi di Lews Therin si apprende come per puro dilettò si divertì a mettere sotto tortura un’intera città, forzando i cittadini a torturarsi l’un l’altro, finché non furono tutti morti. In un’altra occasione, agendo sui centri nervosi del corpo, per cinque anni consecutivi fece urlare dal dolore un uomo in ogni suo momento di veglia, mantenendolo al contempo sano di mente, finché alla fine il cuore non cedette. Nel suo estremo sadismo Semirhage guarisce dopo ogni sessione di tortura le sue vittime, in maniera che il suo piacere possa ricominciare in seguito.

Alla fine della Guerra dell’Ombra, anche Semirhage venne intrappolata a Shayol Ghul assieme agli altri Reietti da Lews Therin e dai Cento compagni.

Nei libri della Ruota del Tempo[]

Nei primi libri si viene a sapere che Semirhage, svegliatasi dal lungo sonno, ha stabilito un accordo di collaborazione con Demandred e Mesaana per eliminare gli altri Reietti. Nel terzo libro, su ordine del Tenebroso, manda dei Trolloc nella Pietra di Tear per contrastare quelli inviati da Sammael contro il Drago Rinato.

Nel sesto libro vediamo la Reietta operare le sue sadiche torture, nell’interrogatorio di Cabriana Sedai e del suo custode: Semirhage spezza la donna agendo sui centri di dolore e di piacere presenti nel cervello umano; il custode riesce invece a suicidarsi mordendosi la lingua durante un momento di distrazione della reietta.

In seguito si viene a scoprire che Semirhage si è camuffata in Anath Dorje ed è diventata la voce di Tuon, la Figlia delle nove lune, vale a dire l’erede al trono dell’impero Seanchan, che accompagna nel suo viaggio in nave attraverso l’Oceano. Ad Ebou Dar Semirhage si accorda poi con l’Alta Signora Suroth (una nota Amica delle Tenebre e la più alta in grado nella nobiltà Seanchan) affinché Tuon venga eliminata e Suroth diventi la nuova imperatrice (infatti Semirhage ha eliminato l’intera famiglia imperiale, precipitando l’impero nel caos della guerra civile).

Successivamente Semirhage si finge Tuon ed accetta di incontrare Rand al'Thor per stipulare una tregua, organizzando in realtà una trappola per catturarlo. La trappola fallisce e la stessa Reietta viene imprigionata, ma nello scontro Rand perde la mano sinistra e la sua vista viene danneggiata leggermente. Nel corso del Libro XII Semirhage viene condotta in Arad Doman al seguito di Rand, tenuta in custodia dalle Aes Sedai comandate da Cadsuane. Rand permette che sia interrogata per carpire informazioni sugli altri Reietti e sul Tenebroso, ma vieta di farle del male. Dopo molti inutili tentativi di piegarla, Cadsuane riesce a capire come spezzare l'orgoglio di Semirhage umiliandola pubblicamente. Durante la notte successiva, prima che Semirhage riveli importanti informazioni, Shaidar Haran la libera e le ordina di catturare Rand con lacon la Fascia di dominazione insieme alla sorella Nera Elza . Semirhage riesce a sorprendere Rand ed a catturarlo. Con estremo sadismo prima lo tortura, poi giunge addirittura a costringerlo a strangolare Min. Mentre cinge la gola della ragazza Rand viene investito dai ricordi di Lews Therin ed entrambi impazziscono per la disperazione all'idea di uccidere nuovamente la propria amata. Pazzo dal dolore Rand giunge a toccare il Vero Potere attraverso il suo legame con Moridin e nonostante l'orrore provato da Lews Thering all'idea di toccare il Tenebroso stesso, spezza in un'impeto di potere la Fascia di Cuendillar e cancella definitivamente dal disegno Semirhage ed Elza con un colpo di Fuoco Melefico.

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