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I Tuatha'an (o Calderai o Popolo Viaggiatore) migrano continuamente su carri allegramente colorati, ricordano i gitani e seguono la cosiddetta "Via della foglia" ovvero la totale non violenza, neppure di fronte ai più atroci soprusi.

Vicende dei Tuatha'an[]

I Tuatha'an sono famosi per il loro amore nei confronti della musica e della danza, praticano queste attività ad ogni occasione, e a volte le loro donne danzano la tiganza, così sensuale da essere capace di far bollire il sangue agli uomini. Come detto dipingono i loro carri con colori estremamente vivaci e loro stessi amano vestirsi con abiti colorati in maniera fin troppo accesa e contrastante.

Migrano continuamente da un luogo ad un altro alla ricerca di un fantomatico Canto, non si sa bene cosa esso sia, ma è tradizione che il Mahdi, il capo di ciascun gruppo, chieda: "Conosci tu il Canto?" ad ogni persona che entri nel loro accampamento. Secondo le loro tradizioni essi persero la canzone ai tempi della Frattura del mondo e sono convinti che se la ritroveranno, tornerà l'Età Leggendaria.

I Calderai praticano un pacifismo estremo, preferiscono farsi trucidare senza reagire, piuttosto che compiere qualsiasi tipo di violenza, l'unica loro protezione sono i cani che portano con sé. Essi chiamano questo loro atteggiamento la "Via della foglia", perché come le foglie sugli alberi, in attesa di cadere, essi rimangono completamente in balia degli eventi.

I Tuatha'an e gli Aiel[]

Nel quarto libro della saga (L'Ascesa dell'Ombra) si scopre che i Calderai hanno la stessa origine degli Aiel: gli antichi Aiel, fedeli e pacifici servitori degli Aes Sedai, vennero incaricati da questi ultimi di preservare e trasportare un grande carico di angreal e ter'angreal (ed inoltre dei polloni dell'albero Avendesora, l'Albero della Vita) affinché non cadessero nelle mani degli incanalatori impazziti. Però ad un certo punto del loro continuo peregrinare, gli antenati dei Calderai abbandonarono agli altri Aiel il loro carico, venendo così meno al loro servizio; perciò ora gli altri Aiel li chiamano i Perduti e li evitano. I Calderai però hanno mantenuto il privilegio di attraversare indisturbati la Terra delle Tre Piegature.

Aram[]

Aram è l'unico personaggio degno di nota tra i Calderai. È un giovane uomo di carnagione ed occhi scuri, molto bello, compare già nel primo volume quando Perrin Aybara ed Egwene al'Vere trovano rifugio nel suo accampamento. Tra Aram ed Egwene nasce una certa simpatia, ma alla fine egli non riesce a convincere la ragazza a rimanere tra i Calderai e a seguire la Via della Foglia.

Aram ricompare quindi nel quarto libro, quando il suo accampamento viene attaccato dalla Progenie dell'Ombra ed i sopravvissuti trovano rifugio ad Emond's Field, posta sotto assedio dai Trolloc. Sconvolto da quanto successo, Aram abbandona la Via della Foglia ed impugna una spada per combattere: inizia così la sua discesa nell'ombra. Viene cacciato dai suoi parenti ed inizia a seguire costantemente Perrin in tutte le sue imprese, diventando uno spadaccino tanto abile, quanto spietato. Alla fine però i suoi contatti con il profeta Masema lo portano alla follia: nell'undicesimo volume cerca di uccidere Perrin, ma un momento prima viene colpito da una freccia.

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